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L’INNOCENTE
19 Dicembre 2023 @ 18:30 - 22:30
PRIME
L’INNOCENTE
martedì 19 dicembre ore 18:30 e ore 21:00
di Louis Garrel
Francia, 2022 – 99 min
Commedia
titolo originale: L’Innocent
2 Premi César 2023 per la Miglior attrice non protagonista a Noémie Merlant e Miglior sceneggiatura originale a Louis Garrel
ATTENZIONE!
L’accesso alla proiezione è consentito solo ai tesserati.
Si prega di arrivare almeno mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo in occasione della sottoscrizione della tessera.
L’accesso al parcheggio del Teatro è esclusivamente da via Don Bosco.
come partecipare
Le proiezioni sono riservate ai soci. Per partecipare basta sottoscrivere la tessera al costo di 10€. Le proiezioni richiedono un contributo minimo di 5€ per l’ingresso.
Recensione
Il matrimonio turba Abel che, completamente richiuso in se stesso dopo la morte della moglie, è ossessionato dall’idea di proteggere la madre. Schiacciato dai sospetti nei confronti di Michel, si trova così a misurarsi con l’ambiente della malavita fino a farsi coinvolgere e a coinvolgere anche Clémence (Noémie Merlant) la migliore amica della defunta moglie di Abel del quale è diventata la confidente.
Un film di scrittura che gioca con i generi, li mescola e se ne prende il piacere. Guarda al polar ma soprattutto alla commedia sentimentale, e libera un’energia vitale che mette il testo totalmente al servizio degli attori (è proprio la loro capacità di vestire ruoli imprevedibili a ritornare come filo conduttore della narrazione e a stupire continuamente lo spettatore), diretti con grande complicità proprio partendo dall’idea di mettere in crisi i pregiudizi, gli stereotipi e le posizioni precostituite che si hanno su stessi prima ancora che sugli altri.
Nel suo confronto con Michel, che lo trascina in un mondo non suo, Abel finisce infatti per aprire se stesso, emotivamente e psicologicamente, e torna a vivere in sintonia con quelle che sono rimaste le donne della sua vita. Un confronto tra ambienti sociali e tra generi che prende forma con naturalezza e profonda sensibilità per le umane debolezze.
Ed è una boccata di ossigeno. Di fronte a un fiume di narrazioni in cui il confronto tra i generi si risolve in una sgraziata e cupa presa di posizione a priori, che spesso si conclude con una punizione del maschio colpevole senza un minimo di scavo e di problematizzazione, Garrel riesce a descrivere un universo umano in cui non ci sono colpevoli né innocenti. O meglio in cui tutti sono a loro modo colpevoli ma anche innocenti, capaci di assumenre la responsabilità delle proprie azioni solo nel momento in cui si guardano davvero, disposti a spogliarsi di nevrosi e paure.
Con un film a incastro che gira senza incepparsi mai, grazie a un lavoro di scrittura puntuale e a una regia nascosta ma calibratissima, Garrel si dimostra – ancora e sempre di più – un narratore capace con finezza di chiamare in causa le fragilità, la mancanza di coraggio, la volubilità del genere maschile mettendolo di fronte a un genere femminile la cui determinazione, al contrario, risulta risolutiva. E così i personaggi non si osteggiano ma si confrontano, non si puniscono ma si capiscono, o almeno ci provano. Perché forse la soluzione è provare a capire e capirsi, rigenerandosi come fa l’axolotl, animale marino dall’aspetto ibrido, un po’ pesce, un po’ salamandra, che ha la capacità di ridefinire la propria forma.
Chiara Borroni – Cineforum